Parole come ponti – Seconda edizione 2018
Quando le parole sono un ponte
Il panel
Se ci sono parole ostili che dividono e allontanano, ci sono anche parole accurate che riavvicinano, che restituiscono profondità umana al sofferto, che favoriscono un riconoscimento reciproco tra tra vittime e offensori o tra nemici, come ci sono parole che infondono nuovo senso e dignità nei contesti della vita ordinaria, specialmente nella cultura d’impresa, dove i linguaggi tecnici della produttività rischiano di oscurare i lati più creativi e umanizzanti del lavoro.
In ogni contesto abbiamo bisogno di trovare parole che riparino, parole capaci di accompagnare percorsi inediti di ritessitura di relazioni e di giustizia, parole che riconducano al senso dell’esserci e del cooperare.
Il panel “parole come ponti” ospita alcune voci emblematiche, che raccontano la possibilità di riavvicinare parti in conflitto, anche segnate dalla violenza, e di aprire orizzonti di maggiore respiro nelle dimensioni ordinarie delle professioni. Il tutto a partire dal potere della parola non ostile. Una parola, tante, diverse ma precise parole, per ridare volto all’umanità di ciascuno.
Questo panel è riconosciuto dal MIUR.
Verrà rilasciato un Attestato di partecipazione digitale (inviato su richiesta tramite email scrivendo a scuola@paroleostili.it), che potrà essere caricato nella Piattaforma S.O.F.I.A.
Il coordinatore
Giovanni Grandi
Filosofo, docente @unipadova
Relatori
Guido Bertagna
Padre gesuita impegnato nella giustizia riparativa
Andrea Bravin
CEO e brand ambassador CominShop
Lara Mkrtchyan
Studente della scuola Rondine Cittadella della pace
Agnese Moro
Giornalista, collabora con “La Stampa” e “Madre”
Franco Vaccari
Presidente di Rondine Cittadella della Pace
Filippo Vanoncini
Vice-Presidente Associazione Cascina Nuova