Business – Seconda edizione 2018
Quando le parole sono un ponte
Il panel
Le imprese più attente alle questioni della sostenibilità e della corporate citizenship si impegnano nella promozione di una rete più rispettosa e inclusiva sia all’esterno dell’organizzazione, nel contesto sociale e di mercato, sia al loro interno nelle relazioni digitali e fisiche tra le persone.
Se il linguaggio dà forma alla creatività e alla generazione di un nuovo mondo possibile, è vitale promuovere un percorso di consapevolezza nell’uso delle parole presso i cittadini ed i collaboratori sia per avviare un percorso terapeutico sulle distorsioni della stupidità artificiale (ovvero la negazione dell’intelligenza prodotta da una scarsa consapevolezza nell’uso dei social media) sia per dare forma ad una conversazione virtuosa tra l’impresa e i suoi stakeholder.
I brand connessi con i bisogni contemporanei generano valore: il nuovo Manifesto della Comunicazione non Ostile nel business, presentato e discusso nel corso di questo panel, rappresenta una risposta delle imprese e per le imprese rispetto ai rischi connessi alla diffusione del linguaggio d’odio nella società.
Alcune aziende, che nell’ultimo anno hanno già avviato programmi di cittadinanza organizzativa sul linguaggio, condivideranno con il pubblico le loro esperienze ricercando le parole ponte utili per un futuro possibile di empatia, curiosità e profonda comprensione. Sullo sfondo la discriminazione, il conflitto, la polarizzazione delle opinioni diventano lo scenario nel quale agire un ruolo positivo di leader del cambiamento.
Durante il panel verrà presentato ufficialmente il “Manifesto della comunicazione non ostile… per il business”, dieci principi a cui aziende e imprese possono ispirarsi per gestire al meglio il dialogo sui social media e i rapporti online.
La coordinatrice
Maria Cristina Origlia
Managing editor @Sole24ore