L’indagine, presentata alla Camera dei Deputati il 7 marzo scorso, è stata condotta da Ipsos per l’Istituto Toniolo e Parole O_Stili, con l’obiettivo di monitorare il comportamento degli italiani in rete rispetto alla violenza verbale e la politica.
Cosa è emerso?
L’analisi – realizzata su un campione di 1000 cittadini italiani dai 18 ai 75 anni – mette in evidenza che il 73% afferma che la violenza verbale pubblica ha conseguenze sulla vita reale delle persone offese e nel 74% dei casi la ritiene una forma verbale molto grave di aggressione dell’altro. Il 70% è d’accordo nel considerare l’hate speech come un riflesso delle tensioni presenti nella nostra società e il 62% ritiene sia una forma inaccettabile di sfogare la propria rabbia.
Seppur consapevoli dei pericoli, le donne sono più allarmate degli uomini sulle conseguenze che la violenza verbale ha nella vita reale (70% delle donne vs 63% degli uomini). Questa forma di violenza, tipica della comunicazione online, spesso non è nemmeno espressione di sentimenti reali.
Rispetto al resto dei cittadini, i giovani (fascia 18/34 anni) associano maggiormente l’hate speech virtuale alla vita reale (68% rispetto al 61% del resto della popolazione).
Il 62% dei giovani dichiara nell’ultimo anno di aver visto online messaggi d’odio o commenti offensivi rivolti a singoli individui o gruppi di persone. Il 79% però sostiene di non averne mai inviati. I giovani, essendo maggiormente esposti al web e ai suoi rischi, dichiarano che sono i più propensi a farsi prendere la mano dal clima acceso della discussione (43%, rispetto al 33% del totale popolazione italiana) ma allo stesso tempo dichiarano di ponderare con attenzione ciò che scrivono prima della pubblicazione per evitare di offendere qualcuno, molto di più rispetto alla popolazione italiana che lo fa nel 73% dei casi.
La comunicazione politica, in particolare è percepita in modo molto ostile, ciò nonostante il 71% degli intervistati ritiene sia giusto che i politici usino un linguaggio sui social anche crudo e brutale.
Per il 75% degli Italiani non ci sono differenze in politica tra destra e sinistra, ma la vera distinzione oggi è solo tra chi è dalla parte della gente e chi vuole difendere i propri privilegi.
Ipsos è una società di ricerca multi specializzata che si rivolge a persone, mercati, brand e società. Riconosciuto a livello internazionale come una fonte autorevole di dati di alta qualità, l’istituto vanta oggi partnerships in 89 paesi e un approccio multi-metodologico all’internet safety.