Oltre le Colonne d’Ercole: la sfida dei nostri ragazzi

Intervista a Marco Ferrari, professore di Filosofia e Storia al Liceo Malpighi di Bologna, tra i 10 finalisti dell’Italian Teacher Prize 2017, collaboratore di Parole O_Stili e co-curatore di TEDxYouth@Bologna.

TEDxYouth@Bologna è una realtà che si dedica a diffondere le idee di valore dei giovani talenti italiani. L’anno scorso c’è stata la prima edizione e da pochi giorni sono aperte le candidature per l’edizione 2017/2018. Quali sono state le scoperte più sorprendenti dell’anno passato? In che modo avete visto il format di TED venire incontro al mondo di questi ragazzi che spesso viene classificato come incomprensibile?
Siamo molto soddisfatti di aver organizzato questo evento/concorso perché non era banale che la scuola italiana accettasse di confrontarsi con un format americano come TED. Invece il ministro Giannini l’anno scorso e il ministro Fedeli quest’anno hanno promosso questa iniziativa che ha dimostrato una potenzialità e una fecondità per la scuola italiana notevoli e che dobbiamo ancora vivere in tutti i loro aspetti. Abbiamo scoperto infatti che i docenti e gli studenti italiani sono affamati di nuove occasioni e nuovi spazi dove mettere in gioco il proprio sapere, le proprie competenze e idee. TEDxYouth@Bologna rappresenta esattamente questo tentativo: un’occasione per mettersi alla prova, sviluppare le proprie competenze argomentative e trovare un luogo dove farsi ascoltare dalla platea del pubblico italiano e sul web.
Nella prima edizione di TEDxYouth@Bologna, tra le oltre 400 candidature, abbiamo selezionato 22 semifinalisti – tutti stupefacenti per la passione, per la competenza e la capacità di comunicare ciò che avevano nella mente e nel cuore – e tra questi 22 abbiamo scelto gli 11 finalisti che sono saliti sul palco di TEDxYouth@bologna2016 presso l’Opificio Golinelli lo scorso 16 novembre 2016. Abbiamo incontrato dei ragazzi che hanno dimostrato grinta e passione per costruire il proprio futuro e quello della società. Lo possiamo vedere nei TEDxTalks che raccontano la loro esperienza, come per esempio in La rivoluzione di noi millenials di Anna Trentin oppure Hands Of Moldova di Gabriela Ciobanu.

Quali sono le aspettative che vi muovono per questa seconda edizione?
Ci aspettiamo di poter ancora una volta incontrare e far conoscere ragazzi entusiasti di raccontare sé stessi, la propria esperienza e le proprie idee, sia in italiano che in inglese, con la passione, la freschezza e il coinvolgimento che gli sono propri. Desideriamo che la proposta di TED diventi una sorta di catalizzatore delle energie nascoste nelle classi italiane. La nostra intuizione è che sia studenti che docenti non aspettino altro che essere portati alla luce e essere guardati per quel che meritano.

TEDx non è solo un palco, una vetrina, ma è soprattutto un accompagnare i ragazzi nel loro itinerario di crescita. Quest’anno la proposta dei TED Ed-Club si è intensificata. Di cosa si tratta?
Da un certo punto di vista dovrebbe bastare la scuola, perché la scuola nasce come un luogo di educazione dei giovani. Ma come è normale, anche la scuola italiana è di fronte ai cambiamenti epocali del mondo. La scuola non può rimanere ciò che è stata fino ad oggi altrimenti rischia di morire di immobilismo. TEDxYouth vuole porsi al servizio della scuola, non come un format in stile televisivo o pubblicitario, ma come un luogo in cui adulti appassionati per le future generazioni si propongono di accompagnare i giovani a uscire dai propri limiti angusti, dalle proprie autolimitate prospettive e portarli a guardare sé stessi e il mondo nella loro interezza. Le materie studiate a scuola parlano del mondo e della realtà, ma non sempre questo risulta esperibile dai nostri ragazzi, che infatti si annoiano o scappano.
TEDxYouth è allora uno strumento educativo per molte ragioni: in primis perché sfida i ragazzi a approfondire, chiarire e raccontare le proprie conoscenze e le proprie idee di valore, in italiano e in inglese, e a curare le loro competenze espressive, argomentative e retoriche. TEDxYouth@Bologna propone infatti corsi gratuiti sul public speaking e l’argomentazione, i TED Ed-Club, composti di 13 video lezioni. Dalla prossima edizione, inoltre, le prime 70 scuole che ne faranno richiesta potranno avvalersi di un corso avanzato di 10 ore in presenza tenuto da formatori del mondo TEDx. Dall’altra parte TEDxYouth è una occasione di crescita perché porta i ragazzi dalle classi nel mondo, facendo da ponte tra l’esperienza che vivono a scuola e l’incontro con altri ragazzi, docenti e attori della vita pubblica, culturale, economica, scientifica italiana, aprendoli al confronto col passato, col presente e con le sfide del futuro. A proposito consiglio a tutti di vedere il bellissimo TEDTalk appena realizzato da Papa Francesco che testimonia la fecondità di questo strumento per la trasmissione di messaggi di pace e unità.

In che senso, quindi, l’iniziativa di TEDxYouth@Bologna si collega con la mission di Parole O_Stili verso un’educazione all’utilizzo del linguaggio nell’era dei social?
Da quando ho conosciuto Parole O_Stili e ne sono divenuto un collaboratore, ho apprezzato il lavoro e l’impegno di adulti professionisti che dimostrano la mia stessa esigenza: aiutare i ragazzi ad aprirsi al mondo, confrontandosi con le sfida della tradizione e dell’attualità, favorendo lo sviluppo di una concezione positiva di sé e un uso costruttivo del web. Tra TEDxYouth e Parole O_Stili, si è instaurato un feeling immediato. TEDxYouth può rappresentare un esempio realizzato della mission di Parole O_Stili, poiché mostra ragazzi costruttivi e positivi, nella vita e nell’uso delle parole, su un palco e nel web. Il nostro sogno è quello di costruire una rete virtuosa grazie ai TEDxTalks dei giovani partecipanti e creare così un luogo non vincolato dai soliti canoni per i quali vale solo ciò che è brutto e male, ma dove vince ciò che costruisce, ciò che unisce e ciò che cerca una via nuova per il futuro.

I giovani vivono in un mondo globalizzato, dove con l’invasione di internet e la pervasività dei social media non vi sono più frontiere. In che direzione il tema di quest’anno (“Il nostro orizzonte è il mondo”) vuole aiutare i ragazzi a crescere e riflettere? Spesso si parla di globalizzazione come di un taboo, invece qual è il valore positivo di questo nuovo orizzonte?
Proprio a partire da quello che abbiamo ascoltato dagli 11 finalisti della passata edizione è possibile invertire la rotta. I giovani infatti, i cosiddetti millennials in particolare, in virtù della globalizzazione e dell’invasione del web nella nostra vita quotidiana, abitano con maggiore naturalezza e senza pregiudizi ideologici il villaggio globale tecnologico. Non ha senso fare crociate ideologiche contro la tecnologia e il web. Ha invece molto senso aiutare i ragazzi a impadronirsi dei nuovi strumenti e a imparare a riconoscere ciò che è giusto e positivo e ciò che è ingiusto e dannoso in tutti gli ambiti dell’esistenza. Parole O_Stili e TEDxYouth, puntando il dito contro la violenza verbale in rete e offrendo uno spazio libero di condivisione delle proprie idee di valore, risvegliano la coscienza dei giovani e degli adulti a riconoscere e sostenere il buono che c’è nel mondo, anche in mezzo alle difficoltà e alle tragedie disumanizzanti della contemporaneità.

“Il nostro orizzonte è il mondo” , che è il tema di TEDxYouth@Bologna2018, significa ricordare ai giovani studenti che il nostro mondo si è fatto piccolo, si è fatto un villaggio globale nel cui si stanno rompendo tutte le frontiere, è diventato una rete interdipendente in cui nessuno può vivere isolato dagli altri. Significa che i muri possono essere sostituiti da ponti di dialogo dove tutte le tradizioni hanno la possibilità di mettersi in gioco rispettosamente. Non abbiamo paura delle sfide del futuro e siamo certi che puntando su ciò che nell’uomo c’è di buono e autentico si può pensare veramente a un mondo in positivo, nell’orizzonte di un uovo umanesimo fatto di libertà e di rispetto.
Avvertiamo l’esigenza che nella società attuale si realizzi un nuovo umanesimo, in cui le persone e l’ambiente siano amati e rispettati, al di là delle mere logiche di profitto, per la crescita e il benessere di ciascuno e della società. Ogni classe di scuola, allora, può essere il bozzetto di un mondo migliore. Ci sentiamo attori di questo compito importante, che è proprio di ogni generazione di educatori, quello di provare a sostenere la costruzione di un mondo nuovo con un nuovo linguaggio, amico del bene e nemico della sopraffazione e della violenza. Questa è la grande sfida che TEDxYouth@Bologna e Parole O_Stili pongono alla scuola e alla società e sulla quale si sono trovati compagni di cammino.

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