Parola alla Scienza!
27 settembre 2019
Parola alla scienza è il nostro nuovo appuntamento dedicato al mondo della scienza e che si colloca nell’ambito della Sharper night, la Notte Europea dei Ricercatori, che si svolgerà il 27 settembre 2019 in 12 diverse città italiane.
In che modo parteciperemo?
– Durante la mattina del 27 settembre coinvolgeremo il mondo della scuola organizzando un momento didattico incentrato sul Manifesto della comunicazione non ostile per la scienza attraverso le nuove 17 schede didattiche dedicate al mondo scientifico;
– Nel pomeriggio ci incontreremo in alcune delle città italiane coinvolte nel progetto Sharper per raccontare il Manifesto per la scienza, che diventerà documento ufficiale di Trieste città della scienza 2020;
– In serata si svolgerà, sempre a Trieste, lo spettacolo teatrale della compagnia “Topi da Laboratorio” dedicato al nostro Manifesto.
Fai lezione in classe con le nuove schede!
Quando? Venerdì 27 settembre
La mattina del 27 settembre dedica un’ora di lezione al Manifesto della comunicazione non ostile per la scienza.
Scarica le nuove 17 schede didattiche realizzate in collaborazione con l’Immaginario Scientifico di Trieste e Editoriale Scienza e lavora in classe con i tuoi ragazzi.
27 settembre 2019
La Sharper Night
La notte europea dei ricercatori
La European Researchers’ Night nasce con l’obiettivo di valorizzare la figura dei ricercatori e delle ricercatrici e il loro ruolo nella società. L’evento è promosso dalla Commissione Europea e si svolge contemporaneamente in oltre 350 città europee.
In Italia SHARPER è uno dei 9 progetti finanziati dalla CE e coinvolge 12 città: Ancona, Cagliari, Caserta, Catania, L’Aquila, Macerata, Napoli, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia e Trieste.
È all’interno di questa cornice che si inseriscono le nostre attività, in collaborazione con Psiquadro, Immaginario Scientifico e altre realtà scientifiche della rete SHARPER.
Il Manifesto della comunicazione non ostile per la scienza è realizzato in collaborazione con il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA, l’Immaginario Scientifico e l’Università di Trieste.
Il programma
27 settembre 2019
Presto online
In collaborazione
Il Manifesto della comunicazione non ostile per la Scienza
Cos’è
Sono dieci semplici principi di stile a cui ispirarsi per una narrazione corretta, semplice e non ostile della scienza e delle sue storie. A orientarne la declinazione i contributi di più di decine e decine di esperti del settore.
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Virtuale è reale
Motivo le mie affermazioni in rete così come farei di persona. Diffondo solo risultati certi e verificati. Rispetto il mio pubblico, e calibro le spiegazioni per farmi capire.
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Si è ciò che si comunica
Etica e metodo scientico mi guidano nel comunicare. Parlo solo di quello che ho studiato e meditato. Divulgando non mostro me stesso, ma la bellezza della scienza.
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Le parole danno forma al pensiero
Scelgo parole ed esempi che possano trasmettere concetti complicati in modo limpido. Valorizzo razionalità e pensiero critico, ma considero anche il lato umano.
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Prima di parlare bisogna ascoltare
La scienza progredisce grazie al confronto rispettoso, aperto a critiche oneste, costruttivo. Dico sì all’argomentare autorevole, no a quello autoritario o dogmatico.
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Le parole sono un ponte
Comunico in modo amichevole, evitando sia la banalizzazione, sia i tecnicismi inutili. La scienza parla un linguaggio di pace, che accoglie, avvicina, include, fa crescere.
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Le parole hanno conseguenze
So che il mio parere influenza chi mi ascolta, e parlo in modo chiaro, responsabile e veritiero. Evito di creare illusioni, do spazio all’empatia. Se posso, alla speranza.
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Condividere è una responsabilità
La verifica dei fatti è cruciale: esamino fonti, teorie e dati prima di diffonderli. So che condividere i metodi e i risultati ottenuti è un diritto e un dovere verso la comunità.
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Le idee si possono discutere.
Le persone si devono rispettareLa scienza progredisce anche riconoscendo e correggendo i propri errori: perciò il cuore della scienza è il dibattito fatto di apertura mentale, rispetto, interdisciplinarità.
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Gli insulti non sono argomenti
Non ricorro mai agli insulti e all’aggressività, che impedisce il produttivo confronto fra idee, mortifica la scienza e può arrivare a screditare anche una tesi in sé giusta.
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Anche il silenzio comunica
Se non sono competente di un tema non ne parlo. Se c’è incertezza o discordanza su una questione, dico “non so”. Se il rischio è ingigantire polemiche sterili, taccio.