Questo è, ad esempio,
lo screenshot dei messaggi ricevuti in chat da un ragazzo di 18 anni di Perugia. La violenza passa anche attraverso le parole e questa, purtroppo, è la situazione che tanti ragazzi e tante ragazze ma anche uomini e donne adulte vivono quotidianamente. Episodi aggressivi che, come testimoniano i tanti casi di cronaca del nostro Paese, possono avere anche epiloghi tragici: pensiamo alla
storia dell’insegnante Cloe Bianco o di
Sasha, il ragazzo transgender di 15 anni che si è suicidato a Catania.
Le parole sono importanti, lo ripetiamo ancora e ancora una volta. E proprio per questo è importante conoscerne bene il significato, per saperle usare con cura, così da riconoscere identità,
includere e creare ponti con gli altri… in una cornice dove le differenze non sono altro che sfumature di un unico genere: quello umano!
A tal proposito ti lasciamo qui sotto
un breve vocabolario delle parole della comunità LGBTQ+ che ha realizzato per noi Cathy La Torre, avvocata e attivista che proprio un mese fa
è stata ospite al nostro Festival della comunicazione non ostile.
Ed è proprio con Cathy e il vocabolario LGBTQ+ che abbiamo iniziato questa
settimana di formazione per tutti i collaboratori e collaboratrici di NTT Data Italia.
“
Inclusion Week” è il titolo dell’iniziativa che l’azienda internazionale di innovazione tecnologica ha voluto organizzare con noi proprio per celebrare il mese del Pride.
Nei prossimi giorni, fino a venerdì, saranno ospiti anche
Maria Cafagna, Igor Suran, Valentina Dolciotti, Irene Facheris e Enrica Scielzo.
Ally | Alleati della causa LGBTQ+, che si battono per creare un ambiente adeguato e più inclusivo, usando anche le parole giuste.
LGBTQI+ | L'acronimo di origine anglosassone indica le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender,
queer (termine ombrello per indicare le minoranze sessuali e di genere) e
intersessuali (persone biologicamente nate con entrambi gli organi sessuali o con caratteristiche fisiche di entrambi i sessi biologici). Il più sta a indicare tutte le altre identità che esistono ma che non sono inserite nell’acronimo.
Il modo perfetto per riferirsi alla comunità è quindi usare l'acronimo LGBTQ+, senza mai dimenticare il più, che serve a ricordarci di tutte le altre identità esistenti.
Ora che sappiamo cosa vuol dire LGBTQ+, dobbiamo fare chiarezza su tre termini: genere, sesso e orientamento sessuale. Qual è la differenza?
Sesso | È il sesso biologico assegnato alla nascita in base agli organi genitali.
Genere | Non si collega al sesso biologico, ma è una sfera intima che ha a che fare sul come ci sentiamo noi rispetto al sesso. Ci sono persone che si sentono appartenere al proprio sesso biologico (persone
cisgender) e ci sono persone che hanno una percezione di sé diversa da quella del genere assegnato alla nascita, in base al sesso biologico.
Transgender | Indicare tutte le persone la cui identità non combacia con il sesso assegnato alla nascita Alcune di queste persone scelgono di affrontare un percorso di transizione. Il termine corretto per chi affronta una transizione di genere è "persona transessuale" o "persona trans". Tutti i termini con solo l’articolo femminile o maschile (es. il trans, la trans...) non vanno utilizzati perché sono offensivi. In alternativa, posso sempre usare "donna trans" per chi compie la transizione da uomo a donna e "uomo trans" per quella da donna a uomo.
Non binary | Persone che non si identificano nei due generi maschile o femminile.
Orientamento sessuale | Indica da chi siamo attratti. Possiamo essere attratti da persone del sesso opposto (
eterosessuali), da persone del nostro stesso sesso (
omosessuali), da entrambi (
bisessuali) o da nessuno (
asessuali).
Coming out | Atto in cui pubblicamente raccontiamo il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere. Si rifà al termine inglese
“uscire dall’armadio” ed è una metafora per indicare che sto dicendo al mondo esterno chi sono.
Outing | Avviene quando qualcuno rivela l’orientamento sessuale o l’identità di un’altra persona senza il suo consenso. Questa pratica oltre che scorretta, viola numerose leggi come il GDPR e comporta delle sanzioni.
[Proprio in questi giorni si è verificato un caso di outing ai danni dell’attrice di Hollywood Rebel Wilson.
Guarda il video]
Ora che abbiamo aggiunto nuovi termini al nostro vocabolario è il momento di essere inclusivi!
Proprio durante questo mese di giugno (
qui Wired ti spiega perché è stato scelto proprio giugno) sono tante le
iniziative che le aziende mettono in atto per incentivare e sostenere un processo di
cambiamento e inclusione. Non è raro così imbattersi in spot pubblicitari, campagne di comunicazione, iniziative di aiuto concreto a associazioni o istituzioni.
Questo post di Inside Marketing raccoglie molti di questo 2022.