Sono state analizzate le abitudini social degli italiani e delle italiane durante tutto il 2022 (a farlo è stata Blogmeter), ne emerge che:
C’è una parola che questa settimana abbiamo letto e sentito spesso, ed è; umiliare o umiliazione.
A portarla all’attenzione di tutti è stato il nuovo Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il quale, durante un evento pubblico ha commentato un episodio di violenza in classe con queste parole: “
Quel ragazzo deve essere seguito. Soltanto lavorando per la comunità scolastica, deve lavorare per la collettività, non si perderà. Umiliandosi anche. Evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale di crescita e nella costruzione della personalità“.
Inevitabilmente aver associato la crescita e dell’educazione a metodi che prevedono l’umiliazione dell’individuo ha sollevato enormi polemiche. Subito dopo il Ministro ci ha tenuto a spiegare meglio qual era il senso del suo ragionamento, principalmente legato alle tematiche rieducative: “
Ho usato al momento un termine sicuramente inadeguato“, però “confermo il messaggio: imparare l’umiltà di chiedere scusa”.
Che caos che può creare una parola scelta in modo affrettato! :)
Alla luce di questo episodio lanciamo da qui il nostro invito al Ministro Valditara a unirsi a noi in occasione del Festival della comunicazione non ostile, per immaginare insieme una scuola che, anche e soprattutto, attraverso le parole possa costruire i cittadini del domani.
Segnaliamo inoltre una riflessione interessante di Enrico Galliano, insegnante, scrittore e uno dei primi docenti a utilizzare i social come mezzo di divulgazione, ne ha fatto una interessante riflessione. Tra i passaggi che vogliamo evidenziare c’è quello che dice: “
Per non parlare di quanti ragazzi e ragazze ho visto, in questi anni, con la luce spenta negli occhi, perché qualcuno aveva scelto di umiliarli davanti a tutti: per farli studiare, per “rimetterli in riga”, per dare loro una lezione. Una lezione non si dà: si tiene. Non è un caso che si dica così: fa capire che c’è bisogno di tutta la mia presenza, della presenza di tutto me. Mentre umiliare qualcuno significa lasciarlo lì da solo. Abbandonarlo a sé.”
Leggi l’articolo completo.