Revenge porn. “Nessun’altra deve attraversare quest’inferno”
«Nessun’altra deve attraversare l’inferno che ha dovuto subire Tiziana».
Con queste parole Maria Teresa Giglio, la madre di Tiziana Cantone, ha commentato l’approvazione dell’emendamento sul revenge porn. Il via libera è arrivato a quasi 3 anni di distanza dal giorno in cui Tiziana si tolse la vita dopo la diffusione sul web di video intimi girati dall’ex fidanzato.
Tre anni in cui, come dimostra la cronaca, si sono moltiplicati i casi. E le vittime.
Cosa significa, per una donna, subire revenge porn?
Quali sono le conseguenze sulla vita reale di un abuso perpetrato nel mondo digitale?
Istituire un reato ad hoc è il primo, doveroso, passo per colmare un vuoto normativo e mettere l’Italia al passo con il resto del mondo: è però sufficiente ad arginare un fenomeno che non solo è in preoccupante espansione, ma coinvolge sempre più adolescenti?
Esistono altri strumenti legali, politici, tecnologici, culturali?
Durante il panel proveremo a dare risposte a queste domande.
Perché per fermare questa ennesima forma di violenza contro le donne occorre conoscerla, capirla. E raccontarla con le parole giuste.