Le parole sostenibili, come costituire un’ecologia del linguaggio politico
Le parole sostenibili, come costituire un’ecologia del linguaggio politico.
La polarizzazione e il partyism sono due tratti distintivi delle parole della politica al tempo dei social media. Ogni discussione diventa un derby tra tifosi di una curva, dove spesso i leader politici diventano capi ultras. Questo ha inevitabilmente un effetto sulla qualità complessiva del dibattito pubblico, che tende a privilegiare l’aggressività e il parossismo al posto della ricerca del dialogo e della comprensione reciproca. Anche la campagna elettorale, invece di essere un momento della vita pubblica, diventa uno stato permanente di emergenza e di ipertrofia, dove post, tweet, dirette video, foto servono a riempire le bacheche degli utenti ogni minuto piuttosto che fornire elementi di comprensione e di analisi ponderata. Che impatto ha questo sull’ecologia del linguaggio complessivo? Quali sono gli strumenti e le parole per cambiare la situazione attuale? Come educare le community a nuovi paradigmi sostenibili?
Relatori