Social awareness project against the use of hostile language.
- What do you care?
-
Manifesto
Cos’è
Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa per creare una Rete rispettosa e civile, che ci rappresenti e che ci faccia sentire in un luogo sicuro. Scritto e votato da una community di oltre 300 comunicatori, blogger e influencer, è una carta con 10 princìpi utili a ridefinire lo stile con cui stare in Rete.
Scopri i principi >
-
Eventi
-
"Parole Ostili - 10 racconti"
Il libro
Le parole sono importanti, hanno un potere enorme. Troppo spesso sono utilizzate in modo improprio, offensivo, sleale, impreciso, maleducato, diseducativo. In una parola, duro (senza cuore). E spesso inconsapevole delle conseguenze. Al fine di ridurre, arginare, denunciare, combattere le pratiche e i linguaggi negativi, l’Associazione Parole O_Stili si è impegnata in un progetto di sensibilizzazione ed educazione contro l’ostilità delle parole…
Leggi di più > -
#cambiostile
Cos’è
È un impegno spontaneo e personale preso da politici e amministratori locali affinché il dibattito politico sia concentrato su contenuti e idee orientati al bene comune, attraverso un linguaggio rispettoso e non ostile, evitando che la rete possa diventare una zona franca dove tutto è permesso ed educando invece alla responsabilità le community di riferimento.
Un’applicazione pragmatica sui toni e lo stile da adottare durante i confronti e i dibattiti con gli avversari, siano essi online oppure offine.Scopri i principi >
-
Le 100 schede del Manifesto
Il percorso di educazione civica
È un percorso didattico gratuito, che aiuterà concretamente i docenti e le docenti nell’insegnamento dell’educazione civica attraverso i principi del Manifesto della comunicazione non ostile.
Vuoi approfondire?
Potrebbero interessarti anche questi materiali:
The Project
Il potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano.
In Rete, spesso l'aggressività domina tra tweet, post, status e stories.
È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete, dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole.