Quante volte in chat e in Rete ci capita di leggere un commento sui social e pensare: "Ma perché scrivere questa cattiveria?" La verità è che ognuno di noi interpreta il mondo attraverso il proprio bagaglio di esperienze, valori e cultura. Non esiste sempre una sola prospettiva giusta, ma tanti (s)punti di vista da ascoltare e comprendere.
Per aiutare ragazzi e ragazze a sviluppare un pensiero critico e un dialogo rispettoso, abbiamo creato (S)punti di vista, uno strumento pensato per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Un mazzo di 50 flashcard con situazioni tratte dalla quotidianità digitale, utili per stimolare il confronto in classe e per imparare a esprimere le proprie opinioni senza sovrastare quelle altrui.
Come funziona?
Le carte propongono scenari concreti – un post virale, un commento fuori luogo, un messaggio frainteso – e offrono agli insegnanti spunti per guidare il dibattito con tecniche di discussione efficaci e domande stimolo. Inoltre, 10 delle carte sono dedicate ai princìpi del Manifesto della comunicazione non ostile, per far sì che ogni confronto sia un'opportunità di crescita e non uno scontro.
Uno degli obiettivi di (S)punti di vista è anche quello di contrastare il bullismo verbale a scuola, aiutando gli studenti a riconoscere quando le parole feriscono e a trasformare la comunicazione in uno strumento di inclusione e rispetto. Attraverso la riflessione su episodi reali, i ragazzi imparano a distinguere tra un'opinione legittima e un attacco personale, acquisendo competenze per affrontare i conflitti in modo costruttivo.
Obiettivi didattici
✅ Riflettere su situazioni tipiche del mondo giovanile
✅ Condividere il proprio punto di vista e ascoltare quello degli altri
✅ Apprendere tecniche di discussione efficaci
✅ Rispettare le diversità e stimolare il pensiero critico
✅ Contrastare il bullismo verbale a scuola e promuovere un linguaggio inclusivo
📌 Per chi?
(S)punti di vista è pensato per studenti e studentesse dai 12 anni in su, insegnanti, educatori ed educatrici che vogliono costruire spazi di confronto costruttivi e insegnare l'importanza di un dialogo rispettoso, sia online che offline.