Un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole
- Cosa ti interessa?
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Manifesto
Cos’è
Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa per creare una Rete rispettosa e civile, che ci rappresenti e che ci faccia sentire in un luogo sicuro. Scritto e votato da una community di oltre 300 comunicatori, blogger e influencer, è una carta con 10 princìpi utili a ridefinire lo stile con cui stare in Rete.
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Aziende
Cos’è
Il Manifesto della Comunicazione non ostile per le aziende definisce poche e semplici regole per un dialogo trasparente e sincero fra aziende, clienti e stakeholder.
È stato scritto partendo dal contributo di una ventina di realtà d’impresa sensibili a una tematica oggi centrale, nella vita e nel lavoro, come quella dell’uso di un linguaggio non ostile in rete e nella nostra quotidianità.Scopri i principi >
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Scuola
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Politica
Cos’è
È un impegno spontaneo e personale preso da politici e amministratori locali affinché il dibattito politico sia concentrato su contenuti e idee orientati al bene comune, attraverso un linguaggio rispettoso e non ostile, evitando che la rete possa diventare una zona franca dove tutto è permesso ed educando invece alla responsabilità le community di riferimento.
Un’applicazione pragmatica sui toni e lo stile da adottare durante i confronti e i dibattiti con gli avversari, siano essi online oppure offine.Scopri i principi >
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Sport
Cos’è
Sono dieci semplici principi di stile a cui ispirarsi per ristabilire un contatto diretto, sincero e fondato sui valori nobili dello sport, così da evitare un linguaggio ostile nel tifo e nella comunicazione. A orientare la declinazione del Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport sono stati i contributi di oltre 100 fra atleti, club, squadre, federazioni, aziende, giornalisti e comunicatori legati al mondo dello sport.
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Dona
Il Progetto
Il potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano.
In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories.
È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete, dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole.