Corso units

Corso di Alta Formazione

Etica Pubblica,
Comunicazione non ostile, e Gestione dei conflitti

Il rispetto delle persone inizia dall’ascolto e prosegue con la scelta delle parole.

Aver cura del linguaggio ma anche dei modi dell’interazione con gli altri – specie quando si rappresentano Enti e Istituzioni – è una questione di Etica pubblica. E lì dove, proprio dalla comunicazione, sorgono fraintendimenti e conflitti occorre sapere come riparare e ritessere buona socialità.
A unire tutto questo in un percorso formativo, per Studenti, Dirigenti Scolastici, Funzionari Pubblici e Social Media Manager, Responsabili della comunicazione ci hanno pensato l’Università degli Studi di Trieste e Parole O_Stili.

Il corso

Il corso di Alta Formazione in “Etica pubblica, Comunicazione non ostile e Gestione dei conflitti”, è organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, in collaborazione con l’Associazione Parole O_Stili e con la partecipazione dell’Istituto Jacques Maritain, ed è coordinato dal prof. Giovanni Grandi.
Il corso articola una serie di approfondimenti in ambito sociologico, linguistico, antropologico-morale e giuridico centrati sulla “responsabilità del parlare e dell’agire”, unendo lezioni e esercitazioni e un laboratorio di ascolto attivo, proposto secondo il paradigma della Giustizia Riparativa.
Il corso propone inoltre un approfondimento laboratoriale a scelta dei partecipanti: (1) un’esperienza di “live twitting” di un grande evento con introduzione metodologica e supervisione o (2) un’esperienza di simulazione di mediazione di conflitto.

Il corso si rivolge a Studenti universitari, Docenti e Dirigenti Scolastici, Professionisti e Funzionari interessati ad approfondire in una prospettiva integrata le competenze etiche e tecniche delle figure incaricate delle diverse forme di interazione e interlocuzione diretta con il pubblico.
Il corso di avvale della docenza di accademici e di professionisti esperti e qualificati, attivi nei diversi campi di interesse che articolano la proposta formativa.
Il corso ha una durata di 44 ore, ripartite in moduli di due mezze giornate consecutive (pomeriggio-mattina), secondo il calendario reso disponibile sul sito. In alcuni casi, e comunque anche a seconda dell’evoluzione del quadro epidemiologico, sarà possibile seguire il percorso collegandosi da remoto.
Il corso verrà attivato con un minimo di 20 partecipanti, potendo accogliere un massimo di 30 corsisti. È prevista una prova finale (in forma di elaborato tematico). Al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione (frequenza minima per il rilascio dell’attestato: 70%, pari a 33 ore).

Le sfide

L’esigenza di riscoprire e rinnovare il complesso dei principi e valori sui quali si fonda la dimensione pubblica si manifesta nella società contemporanea con sempre maggiore evidenza. Una responsabilità particolare investe coloro che operano in organizzazioni, come le Pubbliche Amministrazioni e le Istituzioni Scolastiche, che hanno la loro ragion d’essere nel servizio al cittadino, ma anche quanti curano la comunicazione delle realtà produttive, che sempre più interagiscono con la cittadinanza nell’offerta di beni e servizi. La dimensione comunicativa, nei suoi molteplici livelli e declinazioni, risulta essere sempre più centrale non solo per i temi che evidenzia ma anche e sempre di più per i modi e per gli stili relazionali di quanti prendono parola nel contesto pubblico.
Con la diffusione dei social media negli ultimi decenni la sfera pubblica si è infatti arricchita di nuovi ambienti di incontro tra i cittadini e tra questi e le diverse realtà aggregate (enti privati o pubblici): una mole crescente di conversazioni informali, di scambi di informazioni, di campagne di interesse sociale, di discussioni relative a questioni culturali così come di feedback a proposito di servizi e di prodotti trova espressione entro questi nuovi contesti, che devono così fronteggiare anche le problematiche e le difficoltà tipiche di ogni ambiente relazionale.

Dalla chiarezza di un’informazione alla sua completezza, dal riconoscimento di una fake news alla scelta delle modalità per la sua smentita, dalla cura della reputazione di una Istituzione pubblica, di una Scuola o di una Azienda alla replica a utenti insoddisfatti, a famiglie preoccupate, a avversari, concorrenti o detrattori: sono molteplici i fronti in cui l’esito costruttivo o viceversa la degenerazione di un confronto tra parti dipendono dall’attenzione nella scelta delle parole affidate a una mail, a una circolare, a un tweet, a un post o di un’immagine condivisa in rete.

Una presenza costruttiva, rispettosa e inclusiva sui social e non solo, come singoli ma soprattutto come Istituzioni, richiede un ampio ventaglio di competenze, che vanno al di là della conoscenza tecnica degli strumenti digitali, delle piattaforme e del loro funzionamento, per abbracciare questioni fondamentali della vita sociale e dell’Etica pubblica: il riconoscimento e il rispetto per l’interlocutore, la capacità di rilevare i vissuti e percepire le fatiche dell’altro, l’attenzione alle conseguenze del proprio operato anche rispetto alle realtà di cui si è portavoce o rappresentanti, l’adesione ai valori tutelati dalla Costituzione, la trasparenza, il senso della responsabilità e la disponibilità alla riparazione.

Iscrizione e costo

Le preiscrizioni saranno aperte dal 10 al 28 febbraio e si svolgeranno secondo le modalità che verranno indicate nel bando dell’Università degli Studi di Trieste (pubblicazione 10 febbraio). Il costo è di € 400.

 

Queste FAQ raccolgono alcune indicazioni sulle modalità di partecipazione e di iscrizione al corso.
Ricorda che non sostituiscono le indicazioni istituzionali che puoi trovare sul sito dell’Università di Trieste (http://www2.units.it/immatricolazioni/perfezionamento/), ma confidiamo che possano esserti utili per orientarti al meglio.


È possibile seguire il corso “online”, in collegamento su piattaforma?

Il corso è progettato per essere svolto in presenza, pur essendo possibile attivare la partecipazione a distanza per ragioni dovute all’emergenza Covid. È stata ammessa anche la possibilità di ricorrere al collegamento per ragioni di tipo logistico, con queste condizioni: è messo a disposizione un numero limitato di posti a distanza e rimane richiesta a tutti la presenza per il modulo 1 (avvio del Corso) e per il modulo 5 (Gestione di Conflitto e pratiche riparative).

Se desideri iscriverti con la modalità “online” – 2 moduli in presenza e i restanti a distanza in collegamento – segnalalo al Coordinatore del Corso (prof. Giovanni Grandi), contestualmente all’invio del Curriculum e della Lettera motivazionale richiesti.

Come ci si iscrive al corso?

L’iscrizione al corso richiede alcuni passaggi: l’invio della domanda di ammissione e, successivamente alla selezione, l’immatricolazione. È anche richiesto di inviare al Coordinatore del corso un Curriculum e una Lettera motivazionale.

Per presentare la domanda di ammissione occorre anzitutto avere (o attivare) un proprio account digitale presso l’Università di Trieste. Con le credenziali dell’account (UserId e Password) potrai accedere ai servizi digitali e presentare la domanda di ammissione.

Il curriculum e la lettera motivazionale puoi inviarli al prof. Grandi via mail (giovanni.grandi@units.it).

L’invio del curriculum e della lettera motivazionale valgono come domanda di ammissione?

No, la domanda di ammissione viene accolta solo attraverso la procedura informatica, che registra l’ordine di arrivo delle richieste. Il Curriculum e la Lettera motivazionale puoi inviarli subito dopo, o comunque entro la data termine della presentazione delle domande (28 febbraio).

Come posso ottenere UserId e Password per presentare la domanda di ammissione?

Se non hai già un account presso l’Università di Trieste puoi attivarlo collegandoti a questo indirizzo: https://www2.units.it/servizi-ict/pwd/ Qui troverai il percorso per “Futuri Studenti” (https://www2.units.it/servizi-ict/pwd/?file=registrato.inc) da dove potrai procedere con la “Registrazione” inserendo i dati che ti verranno richiesti.

Come si invia la domanda di ammissione?

Per inviare la domanda di ammissione occorre collegarsi alla Segreteria Online a questo indirizzo: https://esse3.units.it/Home.do

Qui vedrai un “menù” a toast in alto a destra: dopo aver fatto il login con le tue credenziali (UserId e Pw) seleziona la voce “Ammissione/Selezione” e segui la procedura che ti verrà indicata.

Che differenza c’è tra domanda di ammissione e immatricolazione?

Il Corso di Alta Formazione è a numero chiuso, è possibile che non si riescano ad accogliere tutte le domande di ammissione. Occorre perciò attendere la chiusura dei termini per la presentazione delle domande (28 febbraio) per conoscere il numero delle richieste e procedere a una eventuale selezione. Le persone le cui domande verranno accolte (in base al Curriculum e all’ordine
cronologico di arrivo) saranno ricontattate dall’Ufficio Master e invitate a perfezionare l’iscrizione
attraverso la procedura di immatricolazione.

Quando si paga la quota di iscrizione?

La quota va pagata al momento dell’immatricolazione, quindi non quando si presenta la domanda
di ammissione.

Dove posso trovare tutte le informazioni tecniche riguardanti le varie procedure?

Le indicazioni che hai trovato in queste FAQ sono tutte a disposizione nel “bando primaverile di attivazione dei corsi” scaricabile dalla pagina “Corsi di perfezionamento” dell’Università degli Studi di Trieste (http://www2.units.it/immatricolazioni/perfezionamento/). Altre informazioni di tipo didattico le puoi trovare nel “Regolamento del corso” (lo puoi scaricare accedendo alla pagina del corso da qui: http://www2.units.it/immatricolazioni/perfezionamento/?file=attivazioni.inc).

Se incontro delle difficoltà tecniche nelle diverse procedure di creazione delle credenziali, di
presentazione della domanda o di immatricolazione a chi posso rivolgermi?

Tutti questi aspetti sono curati dall’Università degli Studi di Trieste e in particolare dall’Ufficio Master, che puoi contattare all’indirizzo master@amm.units.it

modulo 1

Introduzione e Sociologia

31 marzo 2022 – 1 ora

Introduzione | Etica pubblica, Comunicazione istituzionale e Gestione dei conflitti.

A partire da un inquadramento delle esigenze sociali emergenti di tipo etico verranno presentati gli snodi tematici del Corso di Alta Formazione e le motivazioni delle scelte formative che lo caratterizzano.

Giovanni Grandi

professore associato di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste, e docente di Etica Pubblica. È direttore dell’annuario di filosofia “Anthropologica” (Ed. Meudon). È tra i fondatori dell’iniziativa “Parole O_Stili” per la promozione di stili di comunicazione non violenti online (paroleostili.it). È autore di numerosi studi scientifici e saggi divulgativi in antropologia e filosofia morale. Si occupa in particolare delle dinamiche dei processi deliberativi personali e di gruppo e delle prospettive teoriche e pratiche della Giustizia Riparativa. Collabora con numerose realtà associative per la realizzazione di percorsi di formazione o di aggiornamento. Ha progettato, tra l’altro, i moduli di esercitazione per l’approfondimento delle dinamiche del conflitto interiore per il Quarto Anno di Eccellenza di Rondine, Cittadella della Pace (sperimentazione MIUR).

 

 

31 marzo 2022 – 3 ore

Introduzione | Le community online, gli ambienti digitali e il Manifesto della comunicazione non ostile

La problematica dell’ostilità nei social-media, le dinamiche cooperative di costruzione del Manifesto, le declinazioni (in particolare il Manifesto per la Pubblica Amministrazione, per le Aziende e per l’Inclusione). Una panoramica sui dieci principi e sulle situazioni a cui possono essere riferiti.

Rosy Russo

Presidente associazione Parole O_Stili

 

 

1 aprile 2022 – 4 ore

Sociologia | “Virtuale è reale”

La diffusione di internet e delle piattaforme di social networking ha prodotto mutazioni profonde nella costruzione e gestione delle relazioni sociali, nelle forme di rappresentazione dell’identità e nelle forme e modalità delle narrazioni sociali. Il mondo del lavoro, dell’apprendimento, dell’intrattenimento e del consumo hanno subìto in particolare un’accelerazione dell’esperienza digitale sotto la tragica spinta della pandemia che ha concretamente messo a tema il rapporto di continuità fra virtuale e reale.
Il modulo ha come obiettivo quello di introdurre gli elementi utili alla comprensione della fenomenologia della connessione orientata da una coalescenza fra online e offline, mondo vicino e mondo lontano, pubblico e privato.

Giovanni Boccia-Artieri

Professore ordinario di Sociologia della comunicazione e dei media digitali all’Università di Urbino Carlo Bo dove è Direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione Studi Umanistici e Internazionali e Coordinatore del Dottorato in Studi Umanistici. Dirige il Centro LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata). Tra le pubblicazioni recenti (con al.) “Fenomenologia dei social network. Presenza, relazioni e consumi mediali degli italiani online” (Milano 2017), (con S. Bentivegna) “Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale” (Roma-Bari 2019). È membro del gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online istituito presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.

 

 

modulo 2

Antropologia e morale

7 aprile 2022 – 4 ore

Antropologia e morale | Comunità, conflitti, attese di giustizia e responsabilità

Il conflitto è una modalità relazionale che fa parte della fisiologia della socialità, tuttavia accade che si trasformi – spesso inavvertitamente – in forme di contrapposizione che prima bloccano i processi operativi e poi compromettono la stessa relazione tra i confliggenti. Il modulo offre chiavi di lettura antropologiche per comprendere le dinamiche meno visibili di incubazione della aggressività e della violenza che spesso imprimono ai conflitti curvature lesive delle persone e della cooperazione, originando vissuti di ingiustizia e attese di riparazione. In particolare si rifletterà sulla funzione della parola, sui nessi tra pensiero e azione e sulle prime strategie personali e comunitarie per rinforzare la capacità di ascolto interpersonale e realizzare una comunicazione responsabile e di qualità.

Giovanni Grandi

Professore associato di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste, e docente di Etica Pubblica. È direttore dell’annuario di filosofia “Anthropologica” (Ed. Meudon). È tra i fondatori dell’iniziativa “Parole O_Stili” per la promozione di stili di comunicazione non violenti online (paroleostili.it). È autore di numerosi studi scientifici e saggi divulgativi in antropologia e filosofia morale. Si occupa in particolare delle dinamiche dei processi deliberativi personali e di gruppo e delle prospettive teoriche e pratiche della Giustizia Riparativa. Collabora con numerose realtà associative per la realizzazione di percorsi di formazione o di aggiornamento. Ha progettato, tra l’altro, i moduli di esercitazione per l’approfondimento delle dinamiche del conflitto interiore per il Quarto Anno di Eccellenza di Rondine, Cittadella della Pace (sperimentazione MIUR).

8 aprile 2022 – 4 ore

Antropologia e morale | La decisione responsabile tra “etica” e “morale”

Prendere una decisione richiede sempre una ponderazione morale e non sempre è facile individuare linee di azione che rispettino gli orizzonti di senso, la particolarità delle situazioni e soprattutto la dignità di tutte le persone coinvolte o interessate. L’approfondimento esplora la dinamica di un processo decisionale eticamente avvertito e offre elementi per l’analisi delle circostanze in cui possono insorgere conflitti tra valori. Un approfondimento laboratoriale valorizza le chiavi di lettura teoriche e gli spunti offerti dal Manifesto della Comunicazione non Ostile per discutere alcuni casi concreti di decisioni problematiche nei contesti pubblici o di tipo sociale.

Giovanni Grandi & Rosy Russo

modulo 3

Diritto e Linguaggio

21 aprile 2022 – 2 ore

Quadro normativo | Fonti internazionali, tutela dell’informazione e diritti fondamentali.

La libertà di espressione di pensieri e opinioni e la libertà di informazione è garantita a livello internazionale da differenti normative, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. La globalizzazione delle informazioni ha evidenziato delle criticità nell’applicazione delle norme internazionali quanto soprattutto alla loro interrelazione con altre norme internazionali poste a protezione di diritti fondamentali; ciò anche alla luce della tutela multilivello dei diritti e della possibile diversa competenza di giurisdizioni nazionali e internazionali, come ben evidenziato in alcuni casi recentemente emersi all’attenzione dell’opinione pubblica (ad es. Casa Pound c. Facebook).

Sara Tonolo

Professore ordinario di Diritto internazionale all’Università di Trieste, è stata stagista alla Corte di giustizia dell’Unione europea, ricercatore e professore associato all’Università dell’Insubria (dal 2001 al 2011). Dal 2015 al 2021 è stata Direttrice del Dipartimento di Scienze politiche e sociali. Tra i suoi principali interessi di ricerca, vi è lo studio della tutela internazionale dei diritti umani, dei metodi di coordinamento tra ordinamenti, e dei rapporti di famiglia transnazionali. È autrice di diversi volumi monografici, tra cui Il rinvio di qualificazione nei conflitti di leggi (2003), Le unioni civili nel diritto internazionale privato (2007), Il principio di uguaglianza nei conflitti di leggi e di giurisdizioni (2011) – di un Manuale di diritto internazionale privato (con G. Conetti, e F. Vismara), ult. ed. 2020, e di numerosi articoli e saggi inerenti ai suoi temi di ricerca.

21 aprile 2022 – 2 ore

Quadro normativo | Relazioni umane online: profili penali

Con l’avvento di Internet e dei social network, le forme di interazione sociale e di comunicazione hanno subito una trasformazione radicale ed epocale. Tuttavia, questa geniale e straordinaria opportunità si è dimostrata in moltissimi casi un terreno fertile per la diffusione di rabbia, odio e contenuti violenti e discriminatori. Paradossalmente, proprio i punti di forza del mondo virtuale – diffusività, pervasività della rete, libertà di espressione – hanno agevolato la commissione di alcuni comportamenti che, a causa della loro incidenza, entità e dannosità, sono diventati estremamente pericolosi e inquietanti. Alcuni di essi (come la diffamazione on line) si potevano contrastare e punire con presidi già presenti nel nostro ordinamento ma per molti altri (cyberstalking, revenge porn, sexting minorile, pornografia minorile, cyberbullismo) il legislatore sovranazionale e nazionale sono stati indotti in questi anni a farsene carico e a fornire tutela alle vittime anche attraverso strumenti penali nuovi, in un’ottica di repressione e, al contempo, di prevenzione del fenomeno. Resta una domanda: basta punire?

Natalina Folla

Ricercatrice di Diritto penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste (IUSLIT). Nell’ambito dell’attività scientifica è impegnata, soprattutto, in studi e ricerche incentrate sui reati contro la persona, con particolare attenzione ai temi della violenza contro le donne e i minori, della violenza familiare e nelle relazioni affettive. Su queste tematiche conta numerose pubblicazioni e svolge attività seminariali, conferenze e attività formative presso Corsi di perfezionamento, Scuole di dottorato, enti pubblici e privati. È professoressa affidataria dell’insegnamento di Diritto penale progredito presso il Dipartimento di IUSLIT. Dal 2001 al 2011 è stata componente, in qualità di Esperto, del Tribunale di Sorveglianza del Distretto della Corte d’Appello di Trieste. Dal 2017 è componente del Comitato Scientifico dell’Istituto regionale per gli Studi di Servizio sociale (IRSSeS) del Friuli Venezia Giulia. Nel 2017-2018 ha co-diretto con (con la collega Patrizia Romito) il Corso di perfezionamento dell’Università di Trieste “Violenza di genere e femminicidio: prevenzione, contrasto e sostegno alle vittime”.

22 aprile 2022

Linguaggio | Parole, linguaggi, accessibilità

Il modulo affronta il ruolo della lingua nella comunicazione, focalizzandosi sulle problematiche più tipiche dei contesti pubblici e istituzionali. Partendo da considerazioni generali sulla variazione linguistica e sulla funzione delle varietà nelle diverse situazioni, si individueranno le caratteristiche ricorrenti del linguaggio nei contesti legali, amministrativi e burocratici. Attraverso l’analisi di testi esemplari appartenenti a diversi generi e modalità di comunicazione si potranno esaminare aspetti che riguardano tanto gli elementi lessicali quanto le strutture sintattiche, considerando l’adeguatezza comunicativa, l’accessibilità e la funzionalità delle scelte. Verranno anche proposte brevi esercitazioni di riscrittura, per una prima applicazione degli strumenti di analisi e di valutazione discussi.

Francesca Santulli

Francesca Santulli è professoressa ordinaria di linguistica e glottologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. La sua ricerca si è focalizzata su diversi aspetti della lingua e della linguistica. Ha pubblicato diversi volumi e numerosi articoli sul mutamento linguistico, la traduzione, il contatto linguistico, la pragmatica, la retorica e l’analisi del discorso. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati soprattutto sul ruolo della lingua nella comunicazione e sugli aspetti testuali dell’argomentazione.

modulo 4

Ambiti, strategie, situazioni

27 aprile 2022 – 4 ore

Ambiti, strategie e situazioni | Strategie comunicative, prevenzione e gestione dei conflitti 1: account aziendali

Un numero sempre maggiore di imprese esprime il suo impegno per il raggiungimento di uno scopo aziendale attraverso strategie di azioni e di cittadinanza tese alla trasformazione della società in senso più equo e inclusivo. In alcuni contesti il business case di difesa dei principi democratici ha portato molti brand ad agire modelli e contenuti di ingaggio e comunicazione fondati su una netta presa di posizione. Attraverso casi concreti e l’elaborazione delle migliori esperienze italiane il programma permetterà ai partecipanti di conoscere, riconoscere e analizzare le forme di ingaggio aziendale su tematiche sociali e/o eticamente sensibili rivolte sia ai collaboratori, sia ai clienti e alla società nel suo insieme. Sono previsti laboratori dedicati alla analisi del posizionamento delle imprese “cittadine” sui social e alla gestione del conflitto con haters che mettono in discussione la posizione assunta dal brand su un tema sociale. In particolare, il programma si focalizzerà sulle esperienze relative alle politiche di diversity, equity e inclusion.

Eva Campi

Dopo gli studi di psicologia sperimentale, si specializza in psicologia delle organizzazioni e specificatamente nell’area della gestione delle risorse umane e della formazione.
Trainer ed assessor sulle competenze manageriali, ha approfondito lo studio della leadership grazie all’accreditamento come Lecturer all’istituto Hofstede e come certified member presso SHRM, Society of Human Resources Management. È stata HR International Coordinator per una rinomata multinazionale giapponese. Partner di Newton S.p.A., si occupa principalmente di Change Management e Cultural Change in aziende private e nel settore pubblico, attraverso la promozione di linguaggi inclusivi, in contesti internazionali e multiculturali. È consigliere del Comitato Art 3 di Global Inclusion e fa parte del Comitato Scientifico di Parole O_Stili.
Autrice, scrittrice e keynote speaker in eventi nazionali e internazionali, collabora come guest Professor all’Università di Trento e la Business School del Sole 24 dove propone strumenti di sviluppo personale e professionale incentrati sulla comunicazione efficace e la valorizzazione dell’intelligenza sociale come fattore chiave per il benessere individuale e collettivo.

Andrea Notarnicola

Da vent’anni è consulente di direzione di Newton, società premiata come una delle 10 maggiori società di consulenza in Europa dalla rivista HR Tech Outlook per il suo modello eclettico ed immersivo di ingaggio e formazione per il cambiamento culturale. Negli anni ha lavorato su progetti di cambiamento per molte organizzazioni attraverso la comunicazione interna, l’engagement delle persone e il coaching. Promotore del Comitato Global Inclusion – art. 3, ha collaborato con l’Associazione Parole O_Stili per l’affermazione di un modello di linguaggio inclusivo. Membro del Comitato Scientifico della Fondazione LIA Libri Italiani Accessibili, è docente del MOOC “Embracing Diversity” del Politecnico di Milano.
È stato training manager of Parks, l’associazione impegnata sulle questioni LGBT+ nei luoghi di lavoro. È stato lettore e docente presso diverse università e scuole: 24ORE Business School, Venice Ca’ Foscari, IULM, Udine, Cattolica Milano, Bocconi, Pavia, Trieste, MIB School of Management (Consortium of Universities Trieste, Udine, Venice, Bologna, Wien, Rijeka, Ljubljana), ALMA Business School, Domus Academy.

28 aprile 2022 – 4 ore

Ambiti, strategie e situazioni | Strategie comunicative, prevenzione e gestione dei conflitti 2: account istituzionali

La comunicazione social è ormai un canale di rapporto con la cittadinanza sempre più centrale anche per le Istituzioni. Dalle minute comunicazioni di servizio alle grandi campagne informative, sempre di più l’interazione tra il pubblico e il privato avviene attraverso i social. Emerge l’importanza di far fronte a diverse necessità tra cui ci sono quelle più ordinarie di chiarezza, accessibilità e rispetto ma anche quella della gestione delle critiche o di attacchi alla credibilità delle Istituzioni o degli Enti stessi. La lezione approfondirà il tema della “buona” e “cattiva” comunicazione istituzionale attraverso alcune case history di episodi emblematici.

Gabriele Bertipaglia

Ha conseguito il Master in PR and public affairs di Burson Marsteller. È giornalista professionista dal 1994. In SEC Newgate dal 2009, guida la divisione Reputation and crisis management, coordinando il team che segue clienti con specifici obiettivi di consolidamento e risanamento reputazionale e situazioni di crisi legate a ristrutturazioni aziendali, nonché campagne di comunicazione istituzionale ed elettorale.
Nel 2015 ha coordinato per sei mesi il team di 15 persone che ha gestito l’attività media e redazionale del Media Center di Expo, svolgendo anche il ruolo di crisis manager. È stato per 18 anni direttore della comunicazione e relazioni esterne della Fondazione San Raffaele di Milano.

30 aprile – 2 ore

Laboratorio 1 | Copertura social di un Maxi-Evento

La cura degli aspetti comunicativi di un grande evento abbraccia anche la narrazione in tempo reale del suo svolgimento. Il coinvolgimento del pubblico presente sui social-media contribuisce a dare diffusione a idee e proposte e a consentire una forma innovativa di partecipazione a persone fisicamente lontane ma attente ai temi dei diversi eventi pubblici. Il laboratorio si svolgerà in occasione del meeting annuale nazionale del progetto Parole O_Stili”: ai partecipanti sarà riservato un briefing iniziale (nel pomeriggio di venerdì 22 aprile – 1 ora), con l’indicazione di tecniche e attenzioni deontologiche nella diffusione dell’informazione e nella narrazione live di un evento complesso a cui seguirà un tempo di esercitazione e un successivo debriefing di analisi delle interazioni, delle difficoltà e dell’esperienza di produzione di contenuti in tempo reale (13 maggio – 1 ora).

Con Tiziana Montalbano e Aurora Fantin

modulo 5

Gestione di conflitto

12 maggio 2022 – 4 ore

Pratiche di mediazione e di riparazione | Dal conflitto alla riparazione: percorsi di mediazione

Il modulo formativo offre l’occasione di comprendere i valori della Giustizia Riparativa a partire dalla prospettiva della Mediazione Umanistica e attraverso un approccio esperienziale. La Giustizia Riparativa trova nella Mediazione Umanistica un suo strumento privilegiato ed è protesa al superamento della logica sanzionatoria attraverso la restituzione del conflitto alle parti. Nasce come nuovo paradigma di giustizia sociale che si fonda sulla promozione e il rafforzamento della coesione sociale nelle comunità locali le quali sono le depositarie naturali del prendersi cura delle situazioni di fragilità e delle tensioni che nascono.
Lo scopo della formazione è quello di permettere un’esperienza pratica della mediazione umanistica e comprenderne le innumerevoli potenzialità di applicazione. Verranno proposti alcuni esercizi preceduti da una fase di preparazione dei partecipanti e seguiti da un momento di analisi e di valutazione dei processi che si sono realizzati, per comprenderne le dinamiche.

Filippo Vanoncini

Counsellor professionista, mediatore penale e formatore alla mediazione, esperto in gestione dei conflitti nelle organizzazioni. Nel 2005 è co-fondatore del Centro di Giustizia Riparativa di Bergamo. Dal 2016 è coordinatore della Summer School “La Giustizia dell’Incontro” promossa dell’Università di Bergamo e dalla Caritas Bergamasca. Ha scritto: L’impresa che crea valore per il bene commune (2017). Con, Scanagatta e Ceschin; La mediazione in azienda: una lotta per l’uomo(2013), con Ceschin e Martinez. Ha partecipato a Parigi dal 2013 al 2015 al gruppo di ricerca italo-francesce coordinato da Jacqueline Morineau e contribuito alla pubblicazione: La médiation humaniste, pour ‘faire société’ dans la prise en charge des différends (2015).

 

Sara Dall’Armellina

Educatrice, mediatrice e formatrice alla mediazione umanistica e alla giustizia riparativa, mediatrice familiare, laureata in Scienze Giuridiche.
Co-fondatrice dell’Associazione La Voce per la mediazione dei conflitti di Vittorio Veneto, dal 2007 collabora allo sviluppo della mediazione umanistica e della giustizia riparativa.
Referente per L’Associazione La Voce dei progetti vincitori de bandi per favorire l’empowerment e l’inclusione sociale delle persone in esecuzione penale e promuovere interventi di giustizia ripartiva promossi per il 2020/21 da Cassa delle Ammende con Regione Friuli Venezia Giulia, e con Regione Veneto.
Dal 2010 formatrice in percorsi di sensibilizzazione e formazione alla giustizia riparativa e alla mediazione umanistica rivolti a cittadini, insegnanti, studenti e genitori, assistenti sociali, polizia provinciale, locale e penitenziaria, comunità di accoglienza per minori, ospiti della Casa di Reclusione femminile di Venezia-Giudecca (2012-2015).

Introduzione teorica con Giovanni Grandi

13 maggio 2022 | 4 ore

Laboratorio 2 | Esperienza di mediazione

Una delle pratiche maggiormente trasformative del conflitto è rappresentata dalla “victim-offender mediation”, condotta secondo il metodo della mediazione umanistica. I partecipanti al laboratorio verranno accompagnati in una simulazione di mediazione tra due persone, potendo assumere diversi ruoli (confliggenti, mediatori, osservatori) e sperimentare le dinamiche che si attivano nel setting riparativo. I formatori accompagneranno l’allestimento del contesto, la preparazione dei ruoli e la fase conclusiva di riesame del processo vissuto dai partecipanti.

Con Filippo Vanoncini e Sara Dall’Armellina

modulo 6

Prova finale e Conclusioni

Consegna 17 maggio 2022

Prova finale | Redazione individuale di un elaborato
(discussione critica di una questione di Etica Pubblica o analisi di caso).

20 maggio 2022 – 2 ore

Conclusioni | Verifica di gruppo, raccolta feedback individuali, consegna attestati.

Con Giovanni Grandi e Rosy Russo


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